G A L L E R I A


Benedict KLOECKNER

 

“Remarkable, really remarkable, perfect playing! Absolute control of technique, intonation and color”  Daniel Barenboim

 

 

 

“I really loved his playing”
Simon Rattle

 

Benedict Kloeckner è un rappresentante della nuova generazione di violoncellisti, una grande voce per il suo strumento, che suona in tutto il mondo. Ha vinto il concorso radiofonico Europeo, il premio dell'Accademia Nicolas Firmenich del festival di Verbier e il concorso Emanuel Feuermann di Berlino. Si esibisce con orchestre rinomate come la Royal Philharmonic, la German Radio Philharmonic Orchestra, la Mozarteum Orchestra Salzburg, la NDR e la Leipzig Radio Symphony Orchestra, la Kremerata Baltica e la Munich Chamber Orchestra, lavorando con direttori quali Christoph Eschenbach, Howard Griffiths, Ingo Metzmacher, Michael Sanderling e Heinrich Schiff.

 

Sostenuto da maestri come Daniel Barenboim e Sir Simon Rattle, si esibisce in sedi prestigiose quali la Filarmonica di Berlino, la Carnegie Hall di New York, la Symphony Hall di Chicago, John. F Kennedy Center di Washington, Tonhalle Zurigo, Cadogan Hall e Barbican Center di Londra, Athenäum Bukarest, Concertgebouw Amsterdam e Musikverein Wien. Appassionato musicista da camera, Benedict si esibisce con altri musicisti tra cui Sir András Schiff, Anne Sophie Mutter, Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Antoine Tamestit, Emmanuel Axe, Fazil Say, Lisa Batiashvili, Yuri Bashmet, Benjamin Grosvenor, Lars Vogt e Christian Tetzlaff.

 

Benedict collabora regolarmente con compositori contemporanei: nel 2018 ha presentato la prima mondiale del concerto per violoncello di Eun-Hwa Cho con la Korean Chamber Orchestra diretta da Christoph Poppen al Seoul Arts Center, nonché la prima mondiale del doppio concerto per due violoncelli di Wolfgang Rihm. Nel 2020 suonerà la prima mondiale della nuova composizione per violoncello di Eric Tanguys all'Abbaye de Thoronnet. Nel 2021 è stato invitato da Wolfgang Rihm a suonare il suo ultimo concerto per violoncello. Nella stagione 2019/2020 ha suonato il concerto di Dvorak in tournée in Asia con l'Orchestra Nazionale Slovacca, il Triplo concerto di Beethoven in diversi tour europei e le 6 Suite di Bach in recital a Berlino, Washington e nei Paesi Bassi. Inoltre sarà in tournée in Sud America con diversi concerti con la Filarmónica de Buenos Aires e recital al Teatro Colon di Buenes Aires. Nel 2021 suonerà l’integrale delle Suite di Bach presso la Berlin Philharmonic Hall, la Frankfurt Alte Oper e la Carnegie Hall di New York.

 

Nei suoi prossimi ingaggi Benedict suonerà il concerto di Schumann diretto da Shinik Hahm, la Sinfonia Concertante di Prokofiev con l'Orchestra Nazionale del Lichtenstein, la Capetown e la Johannesburg Philharmonic, il concerto di Gulda con l'orchestra del Teatro Nazionale Tedesco e il Concerto in re maggiore di Haydn con la Nordwestdeutsche Philharmonie in sale come la Gewandhaus Leipzig, il Seoul Arts Center e il Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Tra le sue incisioni un'acclamata registrazione del concerto per violoncello di Robert Schumann, nominata per il premio German Record Critics, e collaborazioni con Gidon Kremer, i direttori Heinrich Schiff e Michael Sanderling, i pianisti José Gallardo, Danae Doerken, Anna Fedorova e il compositore e il pianista Howard Blake.

 

La sua ultima incisione del brano “Über die Linie” di Wolfgang Rihm, è stata pubblicata nell'estate 2020 vincendo il premio Piccicato Supersonic Award.

Dal 2014 Benedict è il direttore artistico e fondatore del "Festival Internazionale di Musica di Coblenza".

 

Benedict Kloeckner ha studiato con Martin Ostertag e, dal 2009 al 2017, come giovane solista della Kronberg Academy Masters con Frans Helmerson e Gary Hoffman, grazie alla borsa di studio della "Angela Winkler-Scholarship". Fondamentali per il suo sviluppo artistico e visione musicale, sono stati Steven Isserlis, Gidon Kremer, Michael Sanderling e Sir Andras Schiff, offrendo stimoli importanti e aiuti di valore.

 

Suona un violoncello italiano di Francesco Rugeri (Cremona 1690), precedentemente suonato da Maurice Gendron.



V I D E O