Sofia VASHERUK
Sofia Vasheruk, pianista russa naturalizzata olandese, inizia a suonare il pianoforte all’età di 4 anni, in seguito si iscrive al Moscow Gnesin’s College dove studia con il M° A. Traub. A 6 anni inizia ad esibirsi in Germania come solista e come pianista in accompagnamento a cori.
Nel 2000 Sofia vince il Premio Speciale al Concorso per Pianisti N. Rubinstein a Mosca. Nel 2003 si diploma al Moscow Gnesin’s Music College e continua i suoi studi presso lo Chopin Music College di Mosca con il M° K. Knorre. In questo periodo Sofia prende parte al Concorso Intenazionale per Giovani Musicisti ad Enschede (Olanda), in cui vince il terzo premio. L’anno seguente viene invitata ad esibirsi in diversi recital in Olanda. Nel 2007 viene premiata alla Festival Nazionale di Musica del Repertorio Romantico per Giovani Musicisti a Mosca.
Dopo aver finito gli studio “cum laude” nel 2007, continua i suoi studi in Olanda con il M° Michail Markov (ArtEZ Conservatory, Enschede). Nel 2008 vince il terzo premio e il Premio Speciale dei Giovani Finalisti al Concorso Internazionale per Piano Sigismund Thalberg (Napoli). Nello stesso anno inizia ad esibirsi in Duo con il baritono Daniel Herman Mostert e nel 2009 vincono il Premio Speciale “Vrienden van het Lied” al 1° Concorso Internazionale per Duo in Olanda.
Nel 2009 si esibisce ad Amsterdam come una dei vincitori del Festival Nazionale “Grachtenfestival”. Lo stesso anno vince il Primo Premio al Concorso Intenazionale di Rodi.
Nel 2010 partecipa al Concorso Queen Elisabeth di Bruxelles e raggiunge la semifinale. Lo stesso mese vince il Secondo Premio e il Premio della Stampa al Concorso Nazionale “Koffie bij de Piano” a Den Bosch. Vince il 1° Premio al Quarto Concorso Intenazionale di Piano André Dumortier in Belgio e il Premio Speciale Jean-Pierre Deleuze con il brano contemporaneo “Espaces oniriques II”, scritto appositamente per questa competizione.
Nel 2012 Sofia si laurea in Olanda con il massimo dei voti. E’ una dei finalisti del Concorso Internazionale per Piano Ferruccio Busoni a Bolzano nel 2013. Nello stesso anno vince il Terzo premio all’importante Concorso Nazionale per Piano della “Young Pianist Foundation” ad Amsterdam, eseguendo il Concerto n.1 per piano di Tchaikovsky con la Noor Nederlands Orkest, diretta dal M° Stefan Asbury. Nel 2014 si laurea al Conservatorio di Artez a Enschede con il massimo dei voti.
Sofia è regolarmente invitata a suonare con varie orchestre; negli ultimi anni ha tenuto un gran numero di concerti con orchestre in luoghi come il Teatro Juárez di Guanajuato (Messico), la Tchaikovsky Concert Hall della Filarmonica di Mosca (Russia), il Festival Internazionale Palermo Classica (Italia), l'Opera di Stato di Plovdiv (Bulgaria), Aram Khachaturian Concert Hall di Yerevan (Armenia), Auditorio de la Diputation de Alicante e Torrevieja Auditorio di Alicante (Spagna), Muziekgebouw aan 't IJ di Amsterdam (Paesi Bassi), Auditorio Boa Nova di Estoril (Portogallo), collaborando con orchestre quali: , Noord Nederlands Orkest, Orchestra Nazionale Russa, Palermo Classica Festival Orchestra, Orchestra Sinfonica di Stato Armena, Orquesta Sinfónica de la Universidad de Guanajuato, Savaria Symphony Orchstra, Orchestra Filarmonica Rumena, Orchestra Filarmonica Nazionale Turca e molte altre.
Nel 2017 Sofia produce il suo primo CD intitolato "Reverie", rendendo omaggio al centenario della morte di Claude Debussy. Questo progetto è stato sostenuto dal Festival Internazionale Palermo Classica. Nel 2020 ha inciso due CD, uno si chiama "Paysages" ed è un meraviglioso caleidoscopio di vari capolavori di epoche diverse, da trascrizioni di Bach, opere di Schubert a Barber, Mompou e Shostakovich e un altro CD chiamato "Secret" è dedicato alla musica di un compositore contemporaneo Jerome Lesar.
Attualmente Sofia sta anche lavorando a un nuovo programma con la sua partner in duo Aleksandra Kaspera (violoncello) con pezzi notevoli del grande compositore russo Nikolay Myaskowsky. Sempre nel 2023 Sofia ha presentato un nuovo progetto intitolato Reminiscenses, dedicato al giubileo di Sergey Rachmaninov.
V I D E O